Stava, per non dimenticare
A Stava, frazione del comune trentino di Tesero, il 19 luglio 1985 era una tranquilla giornata di vacanza per gli amanti della montagna e per i turisti, e una giornata di lavoro per gli abitanti della zona. Alle 12.22 alcuni si stavano già sedendo a tavola, chi in casa, chi nelle sale da pranzo degli alberghi della zona. Gli ultimi ritardatari stavano rientrando dalla passeggiata mattutina.
Nessuno poteva immaginare che meno di un minuto dopo, dall’impianto minerario di Prestavel, a monte della Val di Stava, si sarebbe scatenata l’apocalisse.
Quando l’argine superiore di uno dei due bacini di decantazione utilizzati nel processo di estrazione e lavorazione della fluorite, cedette sul bacino inferiore, determinandone l’ulteriore crollo, 180 mila metri cubi di materiale fangoso e di acqua, ai quali si aggiunsero altri 50 mila metri cubi provenienti dalla distruzione degli edifici e dallo sradicamento di centinaia di alberi, si riversarono in pochi minuti nella Val di Stava alla velocità di 90 chilometri all’ora, spazzando via tutto.
Alla fine si contarono 268 morti. Fu uno dei più grandi disastri al mondo, e il peggiore accaduto in Italia, dopo quello del Vajont del 1963.
La colata di fango si portò via 3 alberghi, 53 abitazioni, 6 capannoni, sventrando molti altri edifici, e danneggiando 8 ponti che furono poi demoliti. I danni ammontarono a oltre 133 milioni di euro.
La furia distruttiva della colata lasciò nella Val di Stava uno strato di fango tra i 20 e i 40 centimetri che ricoprì, per 4 chilometri, oltre 435 mila metri quadrati, equivalenti a più di 60 campi di calcio.
Dopo la tragedia, la giustizia fece il suo corso accertando le negligenze e le responsabilità all’origine del disastro, onorando così la memoria delle vittime e i loro familiari. Ma la sciagura che sconvolse il Trentino e l’Italia in quel tranquillo giorno d’estate del 1985, non è mai stata dimenticata. Da quella ferita è nata l’Associazione Sinistrati Val di Stava (ora Associazione 19 luglio Val di Stava) che ha concorso, con la Magnifica Comunità di Fiemme e i Comuni di Tesero, Longarone e Cavalese, alla creazione, nel 2002, della Fondazione Stava 1985.
Ne parliamo con Michele Longo, responsabile dell’organizzazione e coordinatore dei progetti della Fondazione Stava 1985 Onlus.