Bellini, scienziato e imprenditore
Schivo e allergico ai riflettori, brillante, generoso e orgoglioso delle sue radici italiane, lo scienziato-imprenditore Francesco Bellini, di origini marchigiane, ha trovato nel Canada la sua «terra promessa». Una terra che ha saputo conquistare grazie alle sue abilità di ricercatore e al suo fiuto per gli affari. Finendo per esserne, a sua volta, «rapito». «Il Canada – ammette – è la terra delle opportunità e del futuro. Qui ho ottenuto ciò che volevo».
Eppure il richiamo della madrepatria è irresistibile. Nel marzo del 2014 ha comprato l’Ascoli Calcio «per restituire dignità e orgoglio» alla sua città. Una storia di amore-odio finita pochi mesi fa. «Ci ho investito tanti soldi, l’ho riportato in Serie B, risanandolo e rinnovandone sede sociale e centro sportivo, ma non potevo più gestirlo da lontano».
Francesco Bellini è un modello di eccellenza italiana nel mondo. «Sono stato uno scienziato, oggi sono un imprenditore: meno ricerca, più sviluppo». Nato nel 1947 a Santa Maria a Corte, frazione di Ascoli Piceno, appena ventenne si trasferisce in Canada dove consegue il «Bachelor of Science» presso la Concordia University, nel 1972; e il Dottorato in Chimica organica presso l’Università di New Brunswick, nel 1977. Nel 1986 fonda la Biochem Pharma, società impegnata nella ricerca sulle malattie infettive. Bellini è considerato uno dei pionieri del settore bio-farmaceutico. Sposato con Marisa, padre di Roberto e Carlo, e nonno di Aria, Leo, Matteo e Marina, è titolare di oltre 100 brevetti.
Oggi Bellini è presidente della Picchio International: una holding di famiglia con sede a Laval, in Québec, che controlla oltre 30 società, di cui 4 di primissimo piano: la Bellus Health, specializzata in neuroscienze e malattie rare; la Klox Technologies, specializzata nel trattamento delle malattie della pelle con la tecnologia della «biofotonica»; la FB Vision che studia, sviluppa e realizza prodotti per la protezione della salute dell’occhio; e la Domodimonti Società Agricola, azienda vinicola italiana di Montefiore dell’Aso (AP), con 48 ettari di vigneti capaci di produrre circa 200 mila bottiglie all’anno.
Bellini è stato membro di importanti istituzioni come la Montréal Heart Institute Foundation, il Canada Science Technology & Innovation Council, e la Camera di Commercio italiana. Un impegno nel sociale che si è concretizzato anche in attività filantropiche come testimoniano le cospicue donazioni a favore di Residenze e Centri di Cura in Québec, come la Maison Francesco Bellini, specializzata nell’assistenza ai malati terminali di Alzheimer, e il Saint-Justine Hospital dedicato esclusivamente alla cura di madri e bambini. Una sensibilità civile che ha avuto un’eco anche in Italia: nel 1997 è stato insignito dell’onorificenza di Grande Ufficiale, nel 2005 è stato nominato Cavaliere del Lavoro, nel 2012 ha ricevuto la laurea honoris causa in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche dall’Università di Camerino (MC), e nel 2016 un’altra in Scienze farmaceutiche dall’Università La Sapienza di Roma, oltre alle 5 conseguite in Nord America.