Il posto fisso, una carriera di prestigio, l’amore. Sembra tutto perfetto. E invece un’inspiegabile orticaria invade il corpo della protagonista: «La dottoressa di base mi spedì dalla dermatologa, che mi mandò dall’allergologa. Mi prescrisse una serie di esami. Tutti negativi, mi congedò sconsolata: stavo benissimo». Il cortisone spazza via il sintomo, ma la ferita sanguina in qualche angolo dell’anima. Che cosa guarisce l’infelicità?
Nel negozio di animali esotici del lussuoso centro commerciale Passage, un grande coccodrillo sonnecchia dentro una vasca di zinco. È tanto quieto che sembra finto. Almeno agli occhi dello sprovveduto Ivan Matveic, di passaggio assieme alla moglie Elena. Da grande curioso qual è, l’uomo pungola l’animale finché questo non reagisce e lo ingoia in un solo boccone. Ma la tragedia si rivela molto meno tragica del previsto.
Se la fantasia di Sergio Bonelli avesse portato Tex Willer a Gerusalemme, l’effetto sarebbe probabilmente stato simile. Ma l’eroe dei fumetti è di certo più raffinato e ammodo di Mark Twain, che si muove con la grazia di un cowboy in trasferta, smontando da cavallo per entrare – anziché in un saloon – al Santo Sepolcro o nella moschea di Omar.