Lettera aperta a Franca Falcucci che quarant’anni fa, da ministro dell’Istruzione, aprì la strada alla legge sull’Integrazione scolastica, con l’abolizione delle classi «speciali». Ne uscì un nuovo modello di scuola e, di conseguenza, di società.
Nell’ottavo Centenario del Perdono di Assisi, anche papa Francesco si farà pellegrino alla Porziuncola, il luogo tanto caro a san Francesco dove fare esperienza di una misericordia, davvero, accessibile a tutti.
Era il 29 aprile 1986. La primavera ci stava regalando giornate soleggiate che avevano già dissipato tutti gli umori dell’inverno. Quel giorno eravamo in gita scolastica a Legnaro, alle porte di Padova, in visita al centro ricerche dell’Infn, l’Istituto nazionale di fisica nucleare.
«C’era una volta... – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno». Ma... Questa è la favola di Pinocchio! Eh, no, qui vogliamo invece raccontare una favola vera.
Furono oltre millecento i militari italiani caduti «per mano amica». L’eufemismo non basta a cancellare la tragicità della vicenda di soldati condannati, spesso dopo processi sommari, e fucilati durante il primo conflitto mondiale.