La relazione di coppia non è mai il fine ultimo, bensì solo un mezzo per camminare verso il fine ultimo: realizzare pienamente la nostra condizione di figli di Dio.
È questa la notizia dirompente. È questa l’unica certezza della nostra vita. Dio ci ama, al di là dei nostri fallimenti, dei nostri dolori, dei nostri matrimoni finiti.
La nostra missione di sposi sta nel ridare, gratuitamente, al nostro coniuge quell’amore che abbiamo ricevuto, gratuitamente, per primi dal Padrone della vigna.
Ogni persona, così come ogni coppia, è un miscuglio di buon grano e zizzania. E, come i servi della parabola evangelica, anche noi siamo chiamati a mettere in campo tutte le attenzioni e la cura per preservare la pianta buona.
Vivere il matrimonio senza chiedere sostegno e aiuto allo Spirito Santo è un po’ come giocare una partita di basket e tenere in panchina per tutto il tempo il giocatore più forte. Un’assurdità.