In occasione degli ottocento anni della sua composizione, ripercorriamo il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi in compagnia di una teologa spirituale, di un poeta e di un gruppo di giovani poeti.
Dell’umiltà si è detto molto. Ma spesso, soprattutto al giorno d’oggi, la si dipinge come una caratteristica (non certo una virtù) da rifuggire, tipica di persone rinunciatarie, «perdenti». E invece l’umiltà è tutt’altro, come spiega benissimo il libro di Francesc Torralba Roselló, Umiltà. Una virtù discreta. La parola deriva da humus, terra, e sta quindi a indicare un’attitudine molto concreta, che, appunto, ci «radica» nella vita dandoci una solidità che di rinunciatario non ha proprio nulla.
Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei santi francescani. Dopo san Francesco d'Assisi è la volta di sant'Antonio di Padova (da Lisbona). Chi era il «santo dei miracoli» in parole semplici e veloci?