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Giuseppe Versaldi

Chiesa e identità di genere

Un metodo per il dialogo tra fede e ragione
Chiesa e identità di genere
Scheda
Edizioni San Paolo
2024
€ 12,00
Il Cardinale Giuseppe Versaldi è Prefetto emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Nato il 30 luglio 1943 a Villarboit (VC), ha compiuto gli studi presso il seminario di Vercelli, e il 29 giugno 1967 è stato ordinato sacerdote. Ha conseguito la licenza in psicologia e la laurea in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, dove è stato anche professore ordinario. È stato anche docente di antropologia presso lo Studio della Rota Romana. Il 4 aprile 2007 Benedetto XVI lo ha nominato Vescovo di Alessandria. Il 21 settembre 2011, sempre da Papa Benedetto XVI, è stato nominato Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, e creato Cardinale nel Concistoro del 18 febbraio 2012. Il 31 marzo 2015 Papa Francesco lo ha nominato Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica, dove è rimasto in carica fino al giugno 2022. (Fonte: www.edizionisanpaolo.it)

L’autore del testo, prefetto emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica (ora Dicastero per la Cultura e l’Educazione), ha un bagaglio importante di studi in ambito psicologico, antropologico, teologico e canonico. La sua proposta è una sintesi che dà indicazioni su un metodo per favorire il dialogo, in un tempo in cui sembra prevalere la conflittualità come modalità di affrontare le questioni. Il metodo riprende i tratti essenziali di quello trascendentale di Lonergan, coniugando presupposti metafisici con necessarie verifiche pratiche: senza un metadiscorso, non è possibile accedere al livello dei significati. D’altra parte, non è possibile fare a meno dell’esperienza e dell’osservazione che viene dal sapere umano e dalla ricerca scientifica, pur tenendo conto che essa ha i suoi limiti.

Come sostiene Fumagalli per il rapporto tra sessuologia ed esperienza sessuale, anche l’apporto scientifico all’interpretazione dell’esperienza umana è decisivo e limitato: decisivo perché fornisce gli elementi imprescindibili della conoscenza antropologica; limitato perché la domanda sul senso dell’esperienza trascende la sua competenza. La conoscenza, poi, è sempre culturalmente inserita, quindi vanno riconosciuti i condizionamenti che entrano in gioco in questo ambito.

Infine, è necessario tenere insieme verità e carità: la prima senza la seconda diventa un rigido rigorismo, la seconda senza la prima un relativismo lassista. In concreto, l’autore considera alcune questioni, in particolare quella delle benedizioni di unioni irregolari e quella dell’ammissione di persone con tendenze omosessuali all’ordine sacro. In entrambi i casi emerge la necessità di un camminare insieme, per cui diventa decisivo il ruolo dell’educazione e della formazione per una piena maturità umana e affettiva.

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Data di aggiornamento: 15 Giugno 2024