Un lettore chiede lumi sul senso delle parole di Gesù: «In verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste…». Una frase della quale già sant’Agostino aveva tentato una lettura.
Spesso si è pensato che la narrazione fosse semplicemente il modo di comunicare le cose, ma che solo l’intelligenza logico-critica fosse quella veramente capace di far crescere il sapere e la conoscenza dell’uomo. In realtà le storie non servono solo per essere raccontate, ma servono per pensare. La logica si muove sul piano del presente e della contemporaneità; non funziona con la causalità e la previsione.
Mite è chi sta nel presente senza ansie di controllo e volontà di prevalere. Chi sa creare spazi di accoglienza. Chi sa abitare la terra con gentilezza.
Le serie TV sono uno dei prodotti mediatici più coinvolgenti nel panorama attuale; molti ritengono che costituiscano solo una forma di divertimento o una perdita di tempio. Invece sono affrontati, in vario modo, molti temi che toccano l’esistenza umana e che, come mostra l’autore di questo libro, possono avere anche dei risvolti teologici.