Due voci danno luogo a una vera e propria conversazione, un dialogo tra un pastore protestante e un vescovo cattolico, l’uno in Marocco, l’altro in Algeria, Paesi in cui i cristiani sono una minoranza; ma proprio questa condizione «permette di ritornare alla sorgente per riscoprire [...] un cristianesimo che vive solo di una grazia incessantemente rinnovata».
I vangeli non vogliono essere cronache puntuali della vita di Gesù, ma biografie scritte da credenti, il cui scopo non è quello di raccontare per filo e per segno quanto accaduto, ma di aprire il cuore alla fede.
Domenicano e importante autore spirituale odierno, il cardinal Radcliffe ci consegna una raccolta delle meditazioni da lui proposte durante la prima sessione dell’ultimo Sinodo (ottobre 2023). Di fronte alle speranze e alle paure dei convenuti, Radcliffe invita a partire dall’ascolto del Signore, per trovare le parole che diano inizio alla conversazione. Tuttavia, la vera conversazione chiede anzitutto di «resistere alla tentazione di usare la Parola di Dio per i nostri scopi» e di «bandire gli impulsi distruttivi che vorrebbero annientare chi non la pensa come noi».
«Incursioni dantesche». Le propone l’autore, il quale commenta brevi terzine della Commedia mettendo in evidenza l’attualità dei temi trattati soprattutto in materia esistenziale, etica e politica: «Come le stelle per gli antichi naviganti costituivano segnali sicuri nel loro percorso notturno, così i versi del maestro Dante possono illuminare, nella notte che gli uomini e il mondo di oggi vivono, il cammino verso l’alba radiosa della realizzazione personale e del rinnovamento sociale».
«La questione del male non si può affrontare in astratto, proprio perché l’unica risposta a essa è la relazione personale». La situazione di una zia che soffre per la sua malattia eppure trova conforto nel libro di Giobbe è una sfida per un ventenne che sarebbe diventato, dopo qualche anno, teologo, oggi decano della facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce. Egli ripercorre, in chiave narrativa, il testo del famoso libro biblico, che richiama alla storia del popolo di Israele, ma anche a quella di ciascuno di noi.