Non è il nostro sforzo e impegno che ci permette di incontrare il Signore, ma è iniziativa della sua grazia. Questo libro di Paolo di Martino, diacono e sposo, padre di due figli, ripercorre l’incontro di Gesù con alcuni personaggi del Vangelo: Matteo, Zaccheo, l’adultera, la samaritana, Pietro, Tommaso e il Centurione. Molto spesso, soprattutto davanti al peccato, i sensi di colpa li affliggono e li chiudono in sé stessi, «abortiscono l’immagine divina che preme in loro per venire alla luce».
L’arte della predicazione non è qualcosa che si possa improvvisare. L’omelia è parte del ministero dei presbiteri, ma spesso manca di incisività, soprattutto perché non coglie il suo vero scopo.
Capostipite della musica operistica e del madrigale, portato da lui al massimo splendore, Monteverdi è tra i maggiori innovatori del linguaggio musicale e della retorica applicata a quest’ambito. Il saggio ripercorre la storia del musicista cremonese, nell’intreccio tra vita privata e pubblica: la sua istruzione e formazione, la sua carriera musicale soprattutto a Mantova e Venezia, lo sviluppo delle sue opere. Un invito alla conoscenza di un genio della cultura musicale italiana.
Il saggio presenta alcuni tratti della vita e delle opere più significative di John Henry Newman, con l’intento di mostrarne la profondità teologica e la ricchezza di intuizioni buone anche per la Chiesa di oggi. Ordinato prete anglicano, Newman vive la pastorale in modo innovativo, cercando il contatto personale con i suoi parrocchiani, anche attraverso la visita nelle loro case. Proprio questa attenzione diventa una delle chiavi importanti del suo pensiero: la necessità della testimonianza dei laici cristiani, che custodisce la fede della Chiesa.
«Dio non è così» non è solo il titolo dell’ultimo interessantissimo libro della storica ed editorialista Lucetta Scaraffia, ma è il messaggio sotteso al pensiero delle otto mistiche cui il volume è dedicato.
Utilizzando la metafora sapienziale della torre di Babele, Benanti rilegge le trasformazioni della società in relazione all’introduzione dei social network nel primo ventennio del secolo attuale. I primi dieci anni sono stati il tempo della costruzione di una Babele digitale: la rete di internet, e in particolare le piattaforme social, promettono di dare un’unica lingua all’umanità, che si «parla» attraverso un dispositivo tecnologico, lo smartphone, che garantisce una connessione continua.