Sarà perché è uno scrittore e ha fatto della parola un mestiere. Oppure perché ha svolto a lungo la professione di magistrato e sappiamo bene come, in certi contesti, le parole siano «pesanti». Ma forse tutto ciò nasce anche dai suoi trascorsi in parlamento, dove, purtroppo, di parole utilizzate a sproposito (e dei relativi danni) deve averne sentite un po’.