Il mondo delle api è davvero affascinante, soprattutto per la capacità organizzativa di questi piccoli insetti. Marco Valsesia fin da piccolo è stato attratto dall’apicoltura, soprattutto grazie alla passione del nonno che lo ha introdotto alla loro meravigliosa vita.
Da qualche anno ormai, da più parti si auspica che nelle scuole vengano introdotti specifici corsi di educazione affettiva per aiutare i nostri ragazzi a maturare una corretta gestione delle emozioni che, se approcciate male, spesso stanno all’origine di comportamenti antisociali, aggressivi e violenti, soprattutto nei confronti delle donne.
Un volume che sarebbe da rendere propedeutico per chiunque volesse iscriversi a una facoltà di Economia o di Teologia. Ma utilissimo anche per chi volesse «semplicemente» capire più in profondità la genesi di alcuni fenomeni complessi dei nostri giorni.
Difficile raccontare due città come Venezia e Matera. Molto, forse troppo, è stato scritto. Ma Andrea Semplici è riuscito nel quasi impossibile compito di narrarle da una prospettiva nuova, mettendo in luce i sottili fili che le accomunano. Assumendo la prospettiva di chi le vive nel quotidiano e sa mostrarne volti inediti. Il risultato è un libro affascinante, che cattura (anche in alcune magnifiche foto) il lato più nascosto, a tratti contradditorio ma intriso di bellezza, delle due città.
Il concetto di diaspora è il filo conduttore del saggio di Luigi Berzano, sociologo e direttore dell’Osservatorio sul pluralismo religioso. Modello di riferimento è l’esperienza dei cristiani di cui si parla nella Lettera a Diogneto, i quali, inseriti nel mondo pagano ma fortemente uniti nelle loro comunità, sono definiti «anima del mondo».
Avete presente il film Non ci resta che piangere (1984)? In particolare la scena in cui, all’avviso del sacerdote «Ricordati che devi morire», Massimo Troisi risponde: «Si, si, mo’ me lo segno»? Raramente una battuta sul tema è stata così azzeccata. Fin dall’antichità il memento mori ha sempre occupato la mente di studiosi e filosofi. Uno su tutti Platone, secondo cui tutta la filosofia consisteva nell’imparare a morire.