Il movimento, l’integrazione reale, quella capace di produrre ricadute durature nella vita di ciascuno, parte sempre dal basso, dalle periferie e dalle persone che le abitano. L’esperienza di Greta Thunberg lo dimostra.
È quella forza che si genera dal basso, capace di spostare masse di pensiero e di persone, e di colorare il panorama di diversità. A scuola, e non solo.
«Quest'anno il Geranio non lo troverete solo sui balconi delle Dolomiti, perché ci sono io che ve lo metto in un libro». Parola di Claudio Imprudente e delle sue pagine dedicate a un viaggiatore che non sta mai fermo nello stesso posto, figuriamoci sui balconi.
L’assenza di alunni poveri, nomadi e disabili in una scuola non può essere mai considerata un valore aggiunto. Perché diversità è da sempre sinonimo di ricchezza. Lo insegna la storia…
Si può essere inconsapevoli promotori di inclusività e, al contempo, oggetto di inclusione. Leggere per credere la storia di Sara, collaboratrice scolastica affetta da sindrome di Down.
La storia è fatta di ponti, perché è dal collegamento tra due posizioni apparentemente distanti e inconciliabili che nascono i cambiamenti. Ed è un ponte "di successo" anche il Progetto Calamaio, che il 3 dicembre festeggia i 30 anni di attività.