Sulle orme di Charles de Foucauld. «Guardatevi attorno, aspettate che sorga il sole: questa è la scintilla della bellezza. Non chiudete i vostri occhi. Questo è il sacro»
Vorrei percorrere tutta l’imprevedibile e magnifica Ruta Nacional 40, dalla Bolivia fino all’Argentina, per incontrare città, deserti, passi andini, viaggiatori e abitanti dell’America del Sud.
Come lo scultore con la sua opera, anche noi con la nostra vita impariamo a togliere il superfluo, ad ascoltare e osservare, a essere aperti al mondo e a Dio.
Chi sbaglia? Sbaglia forse il cuore, che nutre di nascosto un pallido sogno? Sbaglia ad aspettare il ritorno, a cercare l’incontro? «Se lo hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo» (Gv 20,15)
La quaresima è un cambio in corsa, una conversione possibile, nel senso che è «nella nostra possibilità», a disposizione, a portata di mano. Un tempo per noi, popolo di Dio, meno intimistico di come lo abbiamo a volte vissuto e trasmesso.
L’incontro con una giovane donna a una festa di matrimonio, in Palestina, ospite improvviso di un banchetto sul monte dei vigneti circondato dal Muro. E le domande fioccano.