È una grazia che vive in eterno, spiritualmente, lungo le strade della memoria, delle emozioni, della gratitudine. Ne parliamo nella tappa umbra del cammino di Antonio.
Facciamo memoria dell’incontro tra Antonio e Francesco, avvenuto nel maggio del 1221, proprio in un momento in cui incontrarsi è difficile, ma, per questo, ancor più prezioso.
Sulle orme di Charles de Foucauld. «Guardatevi attorno, aspettate che sorga il sole: questa è la scintilla della bellezza. Non chiudete i vostri occhi. Questo è il sacro»
Vorrei percorrere tutta l’imprevedibile e magnifica Ruta Nacional 40, dalla Bolivia fino all’Argentina, per incontrare città, deserti, passi andini, viaggiatori e abitanti dell’America del Sud.
Come lo scultore con la sua opera, anche noi con la nostra vita impariamo a togliere il superfluo, ad ascoltare e osservare, a essere aperti al mondo e a Dio.
Chi sbaglia? Sbaglia forse il cuore, che nutre di nascosto un pallido sogno? Sbaglia ad aspettare il ritorno, a cercare l’incontro? «Se lo hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo» (Gv 20,15)