Ciascuno conserva nel cuore la bellezza di un incontro che ne ha forgiato l’esistenza. Come quello modellato in resina da Niccolò Niccolai: Antonio e Francesco, occhi negli occhi, felici di vedersi.
Nell’incontro c’è sempre movimento. Eppure, nella storia, la paura del movimento ha accompagnato gli esseri umani in modo costante, perché esso ci chiede di cambiare.
Che cosa significa aprirsi all’incontro con l’altro? Può l’incontro con un essere umano diverso da noi rappresentare un dono e un pericolo? In dialogo col filosofo Massimo Cacciari.
È una grazia che vive in eterno, spiritualmente, lungo le strade della memoria, delle emozioni, della gratitudine. Ne parliamo nella tappa umbra del cammino di Antonio.