I casi di bambini a cui vengono diagnosticati disturbi neuropsichiatrici sono in aumento. E se invece di aumentare le certificazioni, sostenessimo maggiormente genitori e insegnanti?
Da oltre cinquant’anni Egidio Guidolin colleziona quaderni, penne, libri, banchi, mappamondi e tutto ciò che, a partire dall’Unità d’Italia e fino alla metà del secolo scorso, si poteva trovare nelle aule delle scuole primarie.
Così veniva definita un tempo la mano sinistra. Essere mancini oggi non è più uno stigma, per fortuna, ma può comunque diventare un ostacolo a livello scolastico.
Ci consente di capire la storia delle idee. Ci ricongiunge alla tradizione e ci aiuta a parlare e a scrivere bene. Il latino è chiave di interpretazione e lettura della contemporaneità.
Il rapporto tra ragazzi e scuola è profondamente mutato. Per questo oggi ai giovani va offerta una metodologia più attiva e coinvolgente, in grado di farli lavorare concretamente.
Il volume in questione – Oggi c’è scuola – è uscito nel settembre 2021 e, come recita il sottotitolo – Un pensiero per tornare, ricostruire, cambiare –, prende spunto, nel suo discorso sulla scuola, dalla ripartenza post pandemica. Ma non si creda di trovarsi dinanzi a un libro «datato», anzi, è di un’attualità incredibile.