È il motto di Maria De Biase, dirigente scolastica nel Cilento. La sua è una rivoluzione che cambia menti e cuori, guarda all’Europa ma con un occhio mediterraneo. Un vento nuovo, che viene da sud.
Ritorniamo sui banchi, riprendiamo a insegnare l’essenziale. È il tempo di ricominciare, di dimostrare che lo sviluppo ha un senso. Che il dolore ha un senso.
Compagni di divertimento, ma anche di crescita, i giocattoli rispecchiano da sempre la società e le sue evoluzioni. Per questo non vanno mai davvero in pensione. Una mostra al Castello Piccolomini di Celano (AQ) spiega perché.
Inizi di settembre: un anno fa i ragazzi si preparavano a tornare in aula. Anche percorrendo lunghi tragitti da sud a nord. Ma il Covid ha cambiato tutto. Nel modo di studiare, nel modo di vivere.
Un Centro professionale che insegni taglio e cucito alle ragazze madri: il sogno delle suore stimmatine a Matola si realizza con il sostegno della Famiglia antoniana.
Non propone corsi, non ha professori, ed è accessibile gratuitamente agli under 30 che abbiano superato un test: è «Ecole42», la scuola di programmazione informatica nata a Parigi qualche anno fa.