I mondiali di calcio in Qatar sono finiti nell’occhio del ciclone per l’alto numero di vittime registrato nella realizzazione delle infrastrutture. Ma la cura per l’umanità viene prima dello sport.
Un drammatico fatto di cronaca, risalente alla scorsa estate, diventa occasione per riflettere sul disagio di tanti giovani e sui modi in cui, come adulti e come Chiesa, possiamo rispondere alle domande di senso dei nostri ragazzi.
Abbiamo bisogno di imparare di nuovo un modo più sano di comunicare. Talvolta la saggezza sta proprio nel saper mettere da parte le mediazioni per tornare a fare spazio a una voce e a un volto che siano quelli umani.
Il periodo più importante rispetto alla Pentecoste è quello che viene «dopo», nel quale i cristiani, rinforzati dal dono dello Spirito, sono chiamati alla testimonianza gioiosa e quotidiana del Vangelo.