La lettera molto intensa di un lettore offre spunti di riflessione sul tema della violenza giovanile, soprattutto a proposito del coordinamento dell’azione educativa tra scuola e famiglia.
La fede non è tanto, o non è solo, una questione di pensieri e parole, ma è soprattutto un modo concreto di vivere, con il quale mostriamo che Dio è il Signore della nostra esistenza.
I mondiali di calcio in Qatar sono finiti nell’occhio del ciclone per l’alto numero di vittime registrato nella realizzazione delle infrastrutture. Ma la cura per l’umanità viene prima dello sport.
Un drammatico fatto di cronaca, risalente alla scorsa estate, diventa occasione per riflettere sul disagio di tanti giovani e sui modi in cui, come adulti e come Chiesa, possiamo rispondere alle domande di senso dei nostri ragazzi.
Abbiamo bisogno di imparare di nuovo un modo più sano di comunicare. Talvolta la saggezza sta proprio nel saper mettere da parte le mediazioni per tornare a fare spazio a una voce e a un volto che siano quelli umani.