Oggi assistiamo a un’accelerazione della diffusione del vocabolario informatico nella lingua quotidiana, che rischia di trasformarla in una «neolingua» più oppressiva che liberante.
L’Africa ha il 30 per cento delle lingue del mondo, eppure se un intellettuale vuole accedere al mercato editoriale deve scrivere in una lingua europea.
«Chi è pieno di Spirito Santo parla diverse lingue. Le diverse lingue sono le varie testimonianze che possiamo dare a Cristo, come l’umiltà, la povertà, la pazienza e l’obbedienza...» (Sermone di Pentecoste,16).
Subito dopo la sepoltura di frate Antonio, cominciarono ad accorrere presso la sua tomba migliaia di persone. Per accogliere questo flusso continuo di devoti, fu necessaria la repentina costruzione della grande Basilica...
I proverbi sono stati spesso, in passato, voce corale di una saggezza popolare. Ma sono anche stati espressione di una visione più colta del mondo. E, oggi, che fine hanno fatto?