Una nuova cultura economica, più umana e inclusiva, nascerà da buone pratiche. Perché il capitalismo, proprio come un culto, si è imposto grazie a esse.
C’è bisogno di una economia di Francesco, che, partendo dalla gratuità, riconosca al denaro e al profitto il giusto valore. E solo i giovani possono realizzarla.
Tre riflessioni sul lavoro: una persona è sempre più grande del lavoro che fa; il lavoro è una vocazione; serve una nuova etica del lavoro dove le mani e il pensiero diventino alleati.
In Ap 3,17 troviamo scritto: «Sono ricco, non ho bisogno di nulla». È l'inganno che si cela dietro il denaro: la promessa che grazie a esso non avremo più bisogno di nessuno, neanche di Dio.