Il merito declinato come meritocrazia è diventato ormai un vero dogma della nuova religione del nostro tempo, cioè quella del business e del consumo, una religione che ha soppiantato in Occidente il cristianesimo.
Un volume che sarebbe da rendere propedeutico per chiunque volesse iscriversi a una facoltà di Economia o di Teologia. Ma utilissimo anche per chi volesse «semplicemente» capire più in profondità la genesi di alcuni fenomeni complessi dei nostri giorni.
Il talento civile o lo «spirito» di un Paese, dei suoi governanti e della sua gente, sta nel saper creare un orgoglio e una speranza civile veri a partire da segni reali presenti nel passato.
Il presepe è simbolo di bambini, di famiglia, di relazioni, di lavoro, di povertà e di comunione, che erano anche i segni del Natale cristiano. Valori opposti a quelli del nuovo Natale consumista, che si basa sull’individuo.
Più aumenta la moda della leadership più si indebolisce la nostra democrazia, che si trasforma in leadercrazia. Forse, allora, dovremmo tutti occuparcene di più.
Nella parabola del Figliol prodigo riportata da Luca non si parla della madre. E con lei è assente nella storia qualsiasi sguardo femminile. Se ci fosse stata una madre, la storia sarebbe stata certamente diversa.