Entriamo nel mese mariano con uno sguardo rinnovato grazie a colei che spezza le nostre sterili polarità, perché è vergine e madre, terrestre e celeste, modesta e audace, contemplativa e capace di agire nel modo più opportuno ed efficace.
L’autore dell’opera, a tre voci e violini, è il francescano conventuale Francesco Antonio Urio (1650 – post 1719). I salmi sono di «grana fine e luminosa che eleva per cerchi concentrici e avvolge mente e sentimenti. L’esecuzione è scintillante e di bel suono».
Maria è la donna umile del «Magnificat». Ci lasciamo accompagnare da lei, attraverso alcune immagini della Basilica di sant’Antonio di Padova che la rappresentano, per cogliere il dono che Dio fa per ciascuno nel Natale di Gesù.