«Accogliere» è un verbo e, prima ancora, un movimento che dovremmo reimparare. Non è un dovere, una buona azione che si fa perché è giusta o rispetto alla quale si trovano ragioni per non farla.
Immaginate una maestra dell’Ottocento, di buona famiglia, che d’improvviso abbraccia l’abito religioso e, dalla provincia di Milano, inizia un lungo viaggio che la porta a solcare ventotto volte l’oceano e a fondare ben sessantadue istituti in due continenti per dare conforto ai migranti. A un secolo dalla scomparsa di Francesca Cabrini, la storica e giornalista Lucetta Scaraffia ne ripercorre le coraggiose vicende terrene in un volume giunto nelle librerie con la prefazione di papa Francesco e la postfazione della regista Liliana Cavani.
ll 14 gennaio ricorre la 104ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, quest’anno sul tema Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati. Questo agile volume delle edizioni Qiqajon, la casa editrice della comunità di Bose, può aiutare ad aprire una intelligente riflessione sul tema, andando alle radici stesse dell’accogliere e dell’ospitare.L’autore, Francesco Piantoni – laurea in filosofia –, lavora da oltre dieci anni in una cooperativa sociale di Bologna
Il messaggio del Papa in occasione della Giornata mondiale per la pace offre lo spunto per ripensare il nostro modo di considerare il fenomeno delle migrazioni e progettare un nuovo futuro.
Dalle migrazioni alla corruzione. Dal sovraffollamento delle carceri allla fragilità della malattia. Faccia a faccia col cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, nominato dal Papa alla guida del nuovo dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale.
A più di un secolo e mezzo dal discorso di Gettysburg, in cui Lincoln decretò che in una democrazia il razzismo è inaccettabile, c’è ancora molta strada da fare verso una convivenza pacifica del popolo americano.