Da quando aveva 14 anni, Muhammad Najem, oggi diciottenne, prova a fare quello che i media internazionali non vogliono o non riescono a fare: raccontare cos’è una guerra dal punto di vista di chi ne paga il prezzo.
Un lettore settantenne, attratto dalle nuove tecnologie, denuncia il degrado linguistico e umano dei social media. Una giungla digitale, che, a suo dire, scoraggerebbe persino sant’Antonio.
Tutti si scagliano contro i social, accusati di avere violato la nostra privacy. Ma in questi anni chi ha fornito loro dati e foto tanto da trasformare i nostri profili in diari digitali? Credevamo davvero che i social ci avrebbero ospitato gratis?