Torna in libreria Anselmo Palini, con un interessante volume su una figura di grande spessore della recente storia del cristianesimo: il vescovo Juan Gerardi. Monsignor Gerardi nasce a Città del Guatemala nel 1922, da Manuel Benuito Gerardi e Laura Conedera Polanco, entrambi di origine italiana. E viene ucciso il 26 aprile del 1998, sempre a Città del Guatemala, da un commando legato alle forze militari del Paese, a causa del suo impegno per il riconoscimento dei diritti della popolazione guatemalteca.
C’è sempre una mattina dopo. Capita, prima o poi, a tutti, quando ti accorgi di aver perso qualcosa o qualcuno che pensavi «per sempre». Mario Calabresi, personaggio di punta del giornalismo italiano, già direttore de «La Stampa» e «La Repubblica» dedica il suo libro a questo particolare momento, partendo dal proprio vissuto.
Raccontare in breve le vite di disabili che hanno fatto la Storia. Propria quella scritta con la maiuscola, quella che resta scolpita negli annali o nell’immaginario collettivo. Lo ha fatto in questo volume Roberto Zucchi, giornalista e paraplegico dal 1983 a causa di un incidente motociclistico. Pagine da non perdere (la prefazione è di Francesco Jori), anche per chi è «abile», ma su questo concetto molto ci sarebbe da dire e da scrivere.
Mai conosciuto una strega? Beh, Ritanna Armeni sì. E non è stato affatto spiacevole, anzi. La donna in questione si chiamava Irina Rakobolskaja, aveva 96 anni ed era l’ultima superstite di un gruppo di aviatrici sovietiche che, durante la Seconda guerra mondiale, sfidarono il Terzo Reich a bordo di biplani Polikarpov leggeri e silenziosi.
Gli ultimi anni della sua vita andava vestito di bianco. Una lunga barba gli incorniciava il volto. Parlava di pace, e ancora di morte e di vita. Era per tutti un grande saggio. Aveva girato il mondo e portato alla luce realtà nascoste, vicende di popoli vicini e lontani.