Uomini che hanno sfidato le cime e le pareti più inaccessibili, toccati dalla paura e dal dubbio, chiamati a fare scelte che decidono della vita o della morte. L’introduzione si apre con l’incontro con Mazeaud, uno dei più grandi alpinisti del secolo scorso, che ha tentato l’assalto alla parete del Pilone centrale del Frêney del Monte Bianco (1961), impresa nella quale si è salvato solo lui con due italiani, tra cui Walter Bonatti.
Appassionato di giardinaggio, il re dei nani Laurino vive sulle Dolomiti, in un castello circondato da uno splendido roseto. Quando scopre che la principessa Similde ha organizzato una festa senza invitarlo, si presenta all’evento e rapisce la festeggiata. Ma nella fuga saranno proprio le sue rose a tradirlo… La leggenda altoatesina ambientata sul massiccio del Catinaccio e legata al fenomeno dell’enrosadira (quando la roccia dolomia si tinge di rosa) si fa, attraverso queste pagine, ancora più magica.
Ulisse, Sindbad, Colapesce, il capitano Achab… Ad accomunare i protagonisti di questo albo è il forte legame con il mare che, come scrive l’autore, «sin dalla notte dei tempi rivela la nostra vera natura, lascia affiorare i nostri istinti».
Il testo narra quindici storie di migrazione del passato: pur essendo diverse nella forma rispetto all’oggi, l’autore rileva delle somiglianze, soprattutto nelle motivazioni. Si tratta di migrazioni forzate (per motivi politici o cause naturali), organizzate (come nel caso delle filles du roi in Canada) o libere (individuali o di piccoli gruppi). Un tema attuale, che rimanda al necessario impegno, da parte della comunità internazionale, rispetto al fenomeno migratorio.
Un progetto per tornare ad imparare dalle frontiere della vita umana: è «Genius Vitae - Universitas Experientiae». La presentazione digitale mercoledì 9 dicembre.