«In vari modi e per vari motivi, vengono le malattie: o per aumentare i meriti dei giusti con la pazienza, o per custodire la virtù e non essere tentati dalla superbia; o per espiare i peccati; o per manifestare la gloria di Dio…».
(S. Antonio, XIX dopo Pentecoste)
Fra Giuseppe Ungaro, 99 anni, da 47 in Basilica del Santo, ha conosciuto nella sua vita tre santi francescani: Massimiliano Kolbe, Leopoldo Mandic´ e Pio da Pietrelcina. E ancora: Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II.
Rispetto di sé, dignità, formazione professionale. Questi gli ingredienti che stanno permettendo a un nutrito gruppo di giovani donne di progettare un futuro diverso per se stesse e per i loro figli. Accade a Ibagué, in Colombia.
Il ritrovamento della lingua incorrotta di sant’Antonio nel 1263, e quello dell’apparato vocale nel 1981, furono frutto di «un caso»? Nasciamo viviamo moriamo per caso? Oppure…
129 progetti, per lo più piccoli e piccolissimi, che hanno aiutato quasi un milione di persone. Una grande solidarietà, resa possibile da voi lettori, fatta alla maniera francescana, camminando nelle periferie di 33 Paesi del mondo.
Il racconto del rettore e del vice rettore della Basilica del Santo, che hanno ritirato dalle mani del presidente della Repubblica la medaglia al merito civile assegnata a padre Placido Cortese, servo di Dio, martire della carità.