In una foto

a cura di Andrea Semplici

Dedicato a Mario Dondero

La fotografia è un racconto. È una maniera per avvicinarsi alla gente. È una necessità: mostrare la vita. «Più di mille parole», diceva Walter Benjamin, anche se io penso che le parole siano più che necessarie. È attenzione, curiosità, relazione. È contraddizione perché dovrebbe essere lenta e ingenua in questo modo sempre connesso di selfie e velocità. Il fotografo dovrebbe andare a piedi, e come Mario Dondero, non avere patente.

Un popolo nomade in cammino al confine con l’Etiopia, una nuvola nel paesaggio arido, una foto per portare un po’ di loro con sé.

03 Gennaio 2017 | di

I re Magi, oggi, non potrebbero raggiungere la capanna dove sono Maria e Giuseppe. Gesù può davvero nascere a Betlemme?

22 Dicembre 2016 | di

Ottanta carpini a disegnare tre navate in lenta crescita: è la basilica vegetale di Giuliano Mauri, che la metamorfosi stagionale rende magica in ogni momento dell’anno.

03 Dicembre 2016 | di

Quando penso alla Bosnia, mi appaiono le sue montagne d’autunno rese sfolgoranti, anche nelle giornate più grigie, dai melograni. Come è stata possibile la guerra tra tanta bellezza?

16 Novembre 2016 | di

In inverno, nei giorni di tempesta, la campana di Castelluccio non doveva mai smettere di suonare per dare aiuto ai viandanti smarriti. Nemmeno il terremoto la ridurrà al silenzio.

04 Novembre 2016 | di

«Non ti spaventare» dice Salvatore guidandomi nella notte del quartiere Paolo VI. Ma la Fabbrica incombe.

19 Ottobre 2016 | di

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