La diversità, mettendo in crisi tutto il sistema, aiuta a cambiare prospettiva. Una buona ragione per festeggiare.
Il porto è una chiara metafora del compito di genitori ed educatori. Chiamati ad aiutare i giovani loro affidati a raggiungere il «mare aperto».
Una scuola «con le porte aperte» è un contesto inclusivo dove chiunque viene accompagnato e può esprimere i propri talenti, progettando il futuro.
In Italia c’è un popolo di caregiver silenzioso, che non si concede mai riposo e manda avanti situazioni a dir poco complesse gratuitamente.
La disabilità può aprire a nuovi orizzonti da esplorare sempre, a prescindere dagli anni e dalle epoche storiche in cui ci troviamo.
C’è davvero bisogno di donne che lottano con tenacia, anche andando oltre la propria condizione. Donne con il «vizio di vivere».