Il Filo d’Oro della speranza

Sessant'anni fa Sabina Santilli, rimasta cieca e sorda nel 1924, diede vita alla Lega del Filo d’Oro, l’associazione che assiste le persone con deficit multisensoriali. Intervista audio a Roberto Cipollone che alla Santilli ha dedicato un libro.
23 Dicembre 2024 | di

Cento anni fa, nel 1924, la vita della piccola Sabina Santilli, nata nel 1917 a San Benedetto dei Marsi (L’Aquila) fu sconvolta da una meningite che la privò per sempre della vista e dell’udito. Eppure Sabina seppe reagire a quella condizione. E nel 1964 diede impulso alla nascita, a Osimo (Ancona), della Lega del Filo d’Oro di cui fu fondatrice e prima presidente.

Da 60 anni l’associazione marchigiana è impegnata ad assistere, educare, recuperare e valorizzare le persone sordo-cieche e con deficit multisensoriali, promuovendo il più possibile la loro autonomia e integrazione sociale.

Nel suo saggio su Sabina Santilli, per i tipi di Radici Edizioni, lo scrittore Roberto Cipollone ha ricostruito la vita e le vicende personali della fondatrice della Lega del Filo d’Oro che da decenni, e ancora oggi, continua a essere un punto di riferimento nazionale e internazionale per tante famiglie.

Ne abbiamo parlato con l’autore.

Data di aggiornamento: 23 Dicembre 2024

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