L’inclusione è come un gioco a carte che a sua volta, proprio come il pregiudizio, si allena e si alimenta da solo, pur partendo, magari, da un divertente imprevisto.
La diversità fa paura, finché non la conosci. Anche se il «diverso» è tuo fratello. Lo dice bene il film tratto dal libro di Giacomo Mazzariol, Mio fratello rincorre i dinosauri, perfetto dono di Natale.
Il movimento, l’integrazione reale, quella capace di produrre ricadute durature nella vita di ciascuno, parte sempre dal basso, dalle periferie e dalle persone che le abitano. L’esperienza di Greta Thunberg lo dimostra.