A questa frase di Hammarskjöld affido il mio saluto a voi lettori. Concludo qui la mia esperienza al «Messaggero di sant’Antonio». Me ne vado più «ricco»: di relazioni, amicizie, esperienze…
Il Natale è la festa delle sproporzioni. Tra il Dio nei cieli e il Bambino nella mangiatoia. Tra i potenti del tempo e Maria e Giuseppe. Tra la povertà di una stalla e l’opulenza dei nostri Natali.
Una settimana in eremo per ricaricarsi spiritualmente, lasciando condurre alla fantasia di Dio il «gioco» della vita quotidiana, cogliendo inaspettati pezzi di cielo.