Quante volte abbiamo considerato l’albero di Natale «vero» un nemico dell’ambiente? Al contrario, acquistare un abete per festeggiare il Natale si può rivelare una ottima scelta ecologica, specie se ci si affida a certificazioni come PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) e FSC (Forest Stewardship Council). Gli abeti certificati provengono, infatti, da foreste e da vivai specializzati. La loro coltivazione contribuisce a catturare CO2, ad incentivare la biodiversità e a prevenire il dissesto idrogeologico. Gli alberi provenienti dalla gestione forestale sono i cosiddetti «cimali», cioè le punte degli alberi che sono stati abbattuti per la produzione di legno per strutture o per altri manufatti o per attività di diradamento programmato.

Acquistare un albero certificato FSC o PEFC significa inoltre supportare una filiera legale, tracciabile e un’economia locale che si prende cura del territorio. Una volta portato a casa, l’albero «vero» va posizionato lontano da fonti di calore e la terra dove è stato piantato va mantenuta umida. Quando finiscono le feste, se dotato di radici – e quindi proveniente da coltivazioni specializzate, spesso collocate in aree montane –, può trovare nuova vita nel vostro giardino, ma fate attenzione: non può essere piantato in parchi o boschi altrimenti danneggerebbe l’ecosistema locale. La soluzione migliore è quella di affidarlo ai centri di raccolta comunali, grazie ai quali, ad esempio, abeti e cimali potranno essere trasformati in ottimo compost o biomassa, chiudendo il cerchio e tornando alla natura. Una scelta davvero green.

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