Aumenta la spesa farmaceutica per le famiglie
Curarsi è sempre più difficile. L’ennesima prova arriva da un report del Banco Farmaceutico, appena uscito. Nel 2024, 463.176 persone (7 residenti su 1.000) si sono rivolti a una delle 2011 realtà assistenziali, convenzionate con il Banco Farmaceutico in tutto il territorio nazionale, perché non potevano più permettersi farmaci e cure. Si tratta dell'8,43 % di persone in più rispetto al 2023, un dato in preoccupante aumento, che dimostra quanto la povertà sanitaria si stia allargando sempre più velocemente e a macchia d’olio.
A confermarlo anche i dati generali sulla spesa farmaceutica delle famiglie: Secondo gli ultimi dati Aifa disponibili, nel 2023 la spesa complessiva era pari a 23,64 miliardi di euro, il 3 % in più rispetto all’anno prima, di cui il 55 % a carico del Sistema Sanitario Nazionale e il 45% a carico delle famiglie, con un esborso del 7% in più per ogni famiglia. Un’accelerazione non da poco, visto che in 7 anni, la spesa farmaceutica sulle spalle delle famiglie è cresciuta di quasi il 32 per cento.
Un peso che grava in modo particolare sui più poveri, in quasi egual misura tra italiani e stranieri. Chi soffre di povertà sanitaria è in maggioranza uomo (54%) e adulto, tuttavia questa forma di povertà colpisce 102.000 bambini, un numero superiore a quello degli anziani (88.000, oltre i 64 anni).
Tuttavia, secondo l’Istat, anche le famiglie non povere limitano o rinunciano alle cure, e a farne le spese maggiori è la prevenzione. Su questo quadro a tinte fosche, risalta un’unica buona notizia: non profit e privato sociale, ma anche medici, farmacisti, aziende e cittadini solidali, di cui il territorio italiano è ricco, di fatto si affiancano alla sanità per cercare di sostenere l’accesso universalistico alle cure.
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