A Caorle, un'oasi incontaminata
L’abbiamo a lungo sognato di tornare all’aria aperta e alla natura e ora che è possibile cosa c’è di meglio che andare alla ricerca di scampoli di territorio incontaminato? Uno di questi luoghi speciali è la Brussa, nel comune di Caorle (VE), un territorio composito, dove la mano dell’uomo convive in perfetta armonia con la natura da moltissimo tempo. Da un lato distese di campi, frutto di una sapiente bonifica degli anni ’60, dall’altro un pot pourri di paesaggi: la laguna, la pineta, le dune, la spiaggia incontaminata e il mare che vira dall’azzurro al verde scuro. Il fruscio del vento tra i canneti si mescola a quello della risacca del mare. Una musica per l’anima.
Incontri «ravvicinati»
Siamo nell’alto Adriatico, nella Laguna di Caorle e Bibione, proprio nel mezzo di due lagune più grandi e più famose, quella di Venezia e quella di Grado-Marano. In un tratto di litoranea molto sfruttata per il turismo, l’Oasi naturale di Vallevecchia, il cuore della Brussa, sorprende non solo perché è quasi deserta, ma anche perché è uno scrigno dirompente di biodiversità, dovuta al fatto che qui confluiscono acque marine, lagunari e fluviali. Non è quindi un caso se nell’oasi nidificano molti uccelli migratori, mentre le sue acque sono un incubatore naturale di molte specie ittiche. Non è raro avvistare il germano reale e l’airone rosso, ma anche il falco di palude, l’albanella reale, la poiana o lo sparviere. Altrettanto possibili gli «incontri ravvicinati» con volpi, lepri e daini. La regina incontrastata è però l’oca selvatica, nelle sue varie declinazioni.
Se decidete di andarci, non vi aspettate servizi, chioschi o impianti balneari, portatevi piuttosto, oltre a costume e asciugamani, scarpe da ginnastica per camminare tra i boschi. Non dimenticate cibo e bevande al sacco, come ai vecchi tempi. L’area offre anche un sentiero didattico e una pista ciclabile.