Chi legge difende la democrazia

Al centro della Fiera del libro accessibile, a Terlizzi, in Puglia, i modi concreti per dare a tutti la possibilità di leggere. Un esercizio d’inclusione.
17 Novembre 2021 | di

C’è un detto famoso che recita «le parole volano, gli scritti rimangono»: i libri quindi servono a costruire una memoria collettiva, senza la quale non esiste la storia. Siamo sicuri, però, che tutti possano leggere? Questa è stata la domanda alla base della prima Fiera del libro accessibile che si è svolta a Terlizzi (BA) fra il 17 e il 19 settembre 2021, grazie all’iniziativa «Lettori alla Pari» della casa editrice di Molfetta (BA) la Meridiana. La lettura accessibile non è un fattore utile alle sole persone con disabilità, ma si propone come strumento anche per chi proviene da altri Paesi, o culture. Questo concetto è fondamentale per costruire una società democratica, attenta alle minoranze.

Tra le modalità per rendere un libro accessibile ha grande rilievo la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), ovvero un metodo di scrittura per immagini della quale si avvalgono sia persone con difficoltà di comprensione del testo per ragioni cognitive, sia persone che si apprestano a imparare l’italiano. La stessa la Meridiana si occupa da qualche tempo di fornire pubblicazioni in CAA, in collaborazione con le attività del Centro di Documentazione Handicap-Cooperativa Accaparlante di Bologna, dimostrandosi un editore attento a questo genere di esigenze. Una peculiarità di questi libri è il valore dato dal fatto che sono le stesse persone con disabilità a scegliere le immagini idonee a ogni contesto.

La Fiera del libro accessibile si proponeva di diffondere un’idea di cultura davvero inclusiva, grazie alle numerose iniziative presentate e agli interventi di esperti. Ne è emerso un quadro estremamente interessante e variegato, caratterizzato da diverse personalità ed esperienze, accomunate, però, dalla ferma volontà di contribuire a realizzare una cultura più aperta a tutti. A proposito, la casa editrice pugliese svolge con grande zelo un importantissimo lavoro sia dal punto di vista culturale, sia dal punto di vista politico. L’idea, infatti, di estendere gli oggetti culturali a molteplici necessità, non solo imprime una direzione nell’approccio che da questo momento si avrà da parte degli «addetti ai lavori», ma si erge come esempio per altre possibili iniziative sociali.

Si è avuta così l’intuizione di rendere questo evento un vero e proprio centro di aggregazione per chi si occupa di cultura accessibile, sperando che molte altre occasioni, anche non direttamente legate al tema della disabilità, vengano da essa ispirate. Bisogna puntare in alto per costruire una società a misura della persona.Le giornate in Puglia hanno stimolato la riflessione sul tema della lettura accessibile che è un punto di partenza per approfondire l’importanza della lettura. Il mio augurio è che si moltiplichino occasioni di questo tipo, fondamentali per la costruzione di una vera democrazia. Quest’ultima, infatti, altro non è che un abbraccio davvero inclusivo: se una società non è inclusiva, non è democratica.

E voi preferite una democrazia che includa tutti e tutte? Scrivete a claudio@accaparlante oppure sulle mie pagine Facebook e Instagram.


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Data di aggiornamento: 17 Novembre 2021
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