Il «Pacchetto cittadinanza» va corretto

Il governo italiano ha limitato il riconoscimento della cittadinanza agli italodiscendenti sollevando un’ondata di proteste tra le associazioni d’emigrazione. Intervista audio a Francesco Bocchetti, direttore della Trentini nel mondo.
29 Aprile 2025 | di

Il «Pacchetto cittadinanza» ovvero il decreto legge del governo italiano, presentato da Antonio Tajani, ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, che modifica le norme di riconoscimento della cittadinanza italiana, non poteva non suscitare la reazione delle associazioni che rappresentano gli emigrati e gli italodiscendenti.

Dopo le proteste giunte da ogni parte del globo, anche all’interno della maggioranza di governo non sono mancati i distinguo e gli annunci di emendamenti.

In base al decreto Tajani, infatti, il riconoscimento automatico della cittadinanza italiana verrebbe garantito solo fino alla seconda generazione. Ciò significa che ne avrebbero diritto solo coloro che hanno almeno un genitore o un nonno nato in Italia.

Questa limitazione ha sollevato sdegno e preoccupazione tra coloro che, pur vivendo in altri Paesi del mondo, si sentono prima di tutto italiani. In Brasile già si minaccia il boicottaggio dei prodotti made in Italy.

Ne parliamo con Francesco Bocchetti, direttore dell’Associazione Trentini nel mondo, tra i primi sodalizi ad aver mosso critiche e rilievi al decreto Tajani.

 

 

Data di aggiornamento: 29 Aprile 2025
Lascia un commento che verrà pubblicato