Jane Austen, un’icona moderna
Oggi Jane Austen, l’amatissima scrittrice inglese, compie 250 anni e non li dimostra proprio. Con soli sei romanzi all’attivo – chi non ha letto Orgoglio e Pregiudizio almeno una volta nella vita? – è la scrittrice più «antica», amata dalle nuove generazioni. Un evergreen che riesce miracolosamente a mettere assieme le nonne con le figlie e le nipoti. Non a caso in suo onore, e non solo in occasione del 250°, escono di continuo libri, saggi, eventi, film e serie tv. Una vera attrazione collettiva non solo per la Austen ma anche per la società Regency (1811-1820), che per la verità non brillava per aperture, specie nei confronti delle donne.
E allora come mai tanta inossidabile passione? Cerchiamo numi da Giovanna Zucca, scrittrice, che non solo ha iniziato a scrivere nel segno della Austen, ma ne è una grande conoscitrice. Non a caso il suo ultimo libro Il segreto di Miss Austen (Fazi editore), uscito a settembre, dà una completa rilettura della scrittrice inglese, togliendole la patina stereotipata e grigia dell’annoiata signora di campagna che di tanto in tanto prende la penna in mano, per riscoprirla come l’inventrice gioiosa e colorata del femminismo.
Perché Jane Austen è ancora così attuale?
Per due motivi credo. Uno filosofico: ha descritto dei personaggi che sono archetipi universali, cogliendo le sfumature caratteriali che sono proprie della natura umana e che sono valide anche oggi. Il secondo motivo è più letterario: una miracolosa prosa densa di ironia, la capacità di stanare il ridicolo e il grottesco. E poi era moderna per la sua epoca e lo è ancora oggi.
In che cosa soprattutto era moderna?
Era una ribelle in un’epoca che censurava ogni ribellione. Ha creato delle eroine che hanno insegnato alle lettrici la validità di scegliere in autonomia, di tenere alta la dignità, la capacità di comprendere che nulla è più importante dell’opinione che si ha di se stessi.
Jane Austen è anche un fenomeno di costume che resiste nel tempo, lei che esperienza personale ne ha?
Sono una janeite. Organizzo incontri, balli in costume Regency, letture. Nei raduni ci sono moltissimi appassionati e amanti della scrittrice. Perché? Perché evidentemente è più viva che mai. Io ho iniziato col mio primo libro sulla Austen (Una carrozza per Winchester) nel 2014. Credevo di essere la sola a nutrire questa passione. Ho scoperto che siamo in molti, moltissimi nel mondo. Non sono più scesa da quella carrozza. Per me Jane Austen è come un’amica alla quale devo molto. Amo il suo essere stata una signorina sovversiva. Per aver creduto in se stessa e per aver vissuto la vita che voleva.
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