Trieste è città di scrittori che hanno cambiato la letteratura e la poesia, hanno scritto pagine meticce e multietniche. A loro è dedicato il nuovo Museo della Letteratura (Lets), che ha aperto in città lo scorso settembre.
«Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza». Parola di Franco Arminio, poeta paesologo.
Nata come studiosa e traduttrice di Kierkegaard, subito dopo la fine della guerra Angela Zucconi entrò nel giro del cosiddetto «servizio sociale» e fondò con Maria Comandini Calogero la prima scuola non confessionale del servizio sociale.
Da 17 anni il Premio Carlo Castelli, ideato e promosso dall’associazione San Vincenzo De Paoli, porta all’attenzione della società civile testi composti da detenuti e detenute. Un modo per dare voce al dolore di chi vive in carcere.