«Scriva un libro su Stevenson… perché L’Isola del tesoro è una metafora del Vangelo». A partire da questo invito del cardinal Biffi, Gulisano si lancia alla scoperta del vissuto di un uomo e scrittore di classici senza tempo. La sua, come la definì Chesterton, è una Letteratura della gioia che, pur trasmettendo le angosce e le tribolazioni dell’uomo moderno, risponde alla domanda di felicità, soprattutto riscoprendo lo sguardo di un bambino, autentico e aperto alla meraviglia.