Cosa può fare una scrittrice davanti a un dramma più grande di ogni parola? Per Evelina Santangelo la risposta è non smettere di raccontare. Non a caso il suo ultimo romanzo parla di migrazione e morte, ma anche di speranza.
C’è un’Italia che non esiste più. Che oggi si può però ripercorrere attraverso la penna di un autore fecondo e a tratti trasgressivo come Giovanni Comisso. Viaggi nell’Italia perduta (a cura di Nicola De Cilia) è infatti un’antologia di scritti del grande autore trevigiano dedicati alla sua prima passione: il viaggio.
Una vita di gioie e dolori, affetti e contrasti sempre nel segno della poesia. È la storia di Emily Dickinson (1830-1886) raccontata da Terence Davies nel film «A quiet passion» (Gran Bretagna, Belgio, Usa 2016).
Dovevo venire fino in Centroamerica, in una città-parola per ricordarmi del Colombre. Ho anche creduto che fosse un nome spagnolo, una storia latinoamericana. Avevo dimenticato, o, forse, non avevo mai saputo.
Ha parlato di comunismo, del conflitto in Afghanistan e del disastro di Chernobyl partendo sempre dai protagonisti. A tu per tu con la scrittrice bielorussa premio Nobel per la letteratura nel 2015.