Pippi Calzelunghe compie 80 anni

La bambina dalle trecce rosse più famosa al mondo è tutt’ora il simbolo di quanto l’immaginazione possa sconfiggere l’atmosfera di guerra. Un messaggio che arriva fino all’oggi, in questa guerra mondiale a pezzi.
23 Aprile 2025 | di

Pippi Calzelunghe compie 80 anni eppure sembra uscita adesso dalla penna di Astrid Lindgren, la geniale scrittrice svedese, che è stata capace di creare un personaggio rivoluzionario, libero e privo di paure proprio nel cuore della seconda guerra mondiale. La ritroviamo oggi nell’odierna «guerra mondiale a pezzi», e viene spontaneo leggere questa bambina dalle trecce rosse, le calze spaiate, che vive sola e felice in una grande casa colorata insieme a una scimmia e un cavallo a pois come una forma di resistenza umana, di rivincita della creatività sul male, della libertà sulla costrizione, della levità sulla pesantezza. Potenza della letteratura, che azzera lo spazio e il tempo e ci dona un altro paio di occhiali.

Astrid Lindgren creò il personaggio da un suggerimento della figlia Karin, che le aveva espresso il desiderio di ascoltare le avventure di Pippi Calzelunghe. Astrid dovette pensare che a un nome tanto originale dovesse corrispondere un personaggio all’altezza. Pippi è particolare non solo nell’aspetto, ma nel modo di prendere la vita: al contrario dei libri lacrimevoli sugli orfani del ’900, Pippi vive con assoluta serenità la sua solitudine e accetta di buon grado il padre pirata che le invia le monete d’oro per vivere, non tenta di cambiare niente e nessuno. Anzi aiutare gli altri accettando quello che sono le viene naturale. È una bugiarda che sa di esserlo non per calcolo, ma per inventare mondi, per essere libera da ogni condizionamento. E così facendo smaschera la bugia maligna, quella degli adulti.

Il personaggio di Pippi Calzelunghe nasce prima come una storia orale familiare, narrata negli anni. Solo nel 1944 Astrid Lindgren decide di scriverla in occasione dei 10 anni della figlia. La scrittura è per lei una rivelazione, che le fa balenare l’idea di pubblicare il libro. Ma nel ’44 nessun editore accetta di pubblicare quel racconto diseducativo e fuorviante, che però vince un premio letterario. La pubblicazione arriva nel 1945, ma è un libro che, anticipando i tempi e l’evoluzione della pedagogia, viene stroncato dai benpensanti. Lo salvano i bambini e le bambine che sognano di essere come Pippi Calzelunghe o almeno come uno dei suoi amici, e obbligano i genitori a leggerlo con loro. Inizia un successo mondiale, che arriva in Italia solo negli anni ’50; bisognerà aspettare gli anni ’60 e ’70 per veder riconosciuto il potenziale rivoluzionario della bimba dai capelli rossi, grazie anche alla serie televisiva, ricavata dal libro, nel 1969. Che consacra come simbolo di una nuova era una bambina libera e autonoma, capace di riscrive le regole, forte, talmente forte da alzare il suo cavallo.

Data di aggiornamento: 23 Aprile 2025
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