La crisi climatica moltiplica la fame
La crisi climatica sta affamando il mondo a ritmi velocissimi. È quanto ha denunciato il Cesvi in occasione della COP30, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in corso a Belém in Brasile, in piena Amazzonia, che si concluderà venerdì prossimo.
Siccità e inondazioni solo nel 2024 hanno spinto oltre 96 milioni di persone di 18 Paesi del mondo verso una carenza alimentare grave, il 33% in più rispetto al 2023, un peggioramento senza precedenti della crisi climatica e alimentare a livello globale. Una situazione resa ancora più pesante dal disimpegno e dal negazionismo di alcuni Paesi chiave, primo tra tutti gli Stati Uniti di Donald Trump.
I cambiamenti climatici sono la seconda causa scatenante di malnutrizione dopo le guerre, ma in alcune parti del mondo i due fattori si sovrappongono, aggravando ulteriormente la situazione. Succede per esempio sulla Striscia di Gaza dove in due anni di conflitto sono stati annientati oltre il 97% delle culture arboree, l’82,4 per cento delle colture annuali e l’89% circa dei terreni erbosi, mentre il suolo è contaminato dalle armi, dai rifiuti, dalle acque reflue e da milioni di tonnellate di macerie. Un suolo così desertificato espone la zona a rischio di alluvioni e alla penuria di acqua dolce e salubre. Ci vorranno decenni per risollevare le sorti ambientali della Striscia di Gaza e rendere nuovamente coltivabili i terreni.
Che la situazione si stia velocemente deteriorando è testimoniato anche dal fatto che il 2024 è stato l’anno più caldo di sempre, un accumulo di energia cha ha portato a 393 disastri naturali nel mondo, colpendo 167 milioni di persone e causando 241 miliardi di dollari di danni. Particolarmente grave la situazione del Corno d’Africa e del Pakistan, dove gli effetti della crisi climatica stanno aumentando notevolmente il tasso di malnutrizione.
La COP30 è l’occasione per affrontare la connessione tra malnutrizione e crisi climatica: «È indispensabile – afferma Stefano Piziali, direttore generale del Cesvi – implementare immediatamente politiche di resilienza climatica efficaci, sostenere investimenti nei sistemi alimentari sostenibili e garantire finanziamenti adeguati all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici».
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