La resilienza del libraio di viaggio
(L'interno della libreria Gulliver di Verona)
Stretta al cuore in questi giorni di Natale e di fine anno. Il 31 dicembre, a Roma, chiuderà la leggendaria Libreria del Viaggiatore, punto di riferimento storico (una vita trentennale) per chi ama anche solo l’idea del viaggio. I librai romani promettono una «libreria errante» per raccontare, nelle piazze italiane, «luoghi e territori». Ci auguriamo che questo progetto si realizzerà. Nel 2019, ha chiuso anche la Transalpina a Trieste. Negli anni scorsi sono scomparse, a Milano, l’Azalai e Luoghi&Libri. Crisi profonda delle librerie di viaggio? Oggi sono sufficienti le dita di due mani per disegnarne la geografia italiana: queste librerie sono tutte al CentroNord, da Roma a Firenze, da Trento a Torino, da Padova a Sondrio, da Pisa a Pordenone...
Le librerie di viaggio sono librerie «di genere». Specializzate, belle, appassionate. I librai, in questo caso, non si lamentano. Riconoscono solo che i tempi sono duri.
«Siamo abituati a viaggiare e sappiamo che, durante un viaggio, possono esserci acquazzoni, ma non ci fermiamo. Indossiamo la cerata e andiamo avanti», dice Nicolò Gaudino, 41 anni, libreria Orsa Minore a Pisa.
«Dobbiamo uscire, andare nelle strade – racconta Daniele Zongaro, 55 anni, libreria Quo Vadis a Pordenone –. Organizzare serate, piccoli concerti, conversazioni. Dobbiamo andare a cercare i lettori uno per uno».
«I librai di viaggio sono terribilmente motivati, abbiamo stimoli, impulsi, passioni diverse – è certa Martina Castagnoli, 37 anni, libreria Ontheroad a Firenze –. Non siamo pressati dalle novità libraie, il nostro è un lavoro certosino. Paziente e testardo. E non possiamo lamentarci: lavoriamo con il mondo».
Molto attento Luigi Licci, 61 anni, libreria Gulliver a Verona: «Le librerie hanno bisogno di una protezione: vanno rispettate le leggi sugli sconti, va costruito regime fiscale più favorevole, una miglior disciplina sul costo del lavoro. È una battaglia…».
Ho passato giornate nelle librerie di viaggio. Belle giornate. Questi librai regalano il sogno di un andare per il mondo. Conoscono alla perfezione i loro libri, le loro guide, le loro mappe. Sono accompagnatori, sono geografia vivente. E, ne sono certo, non ci lasceranno soli nel nostro desiderio di viaggiare, sapere, conoscere, camminare…
Passate da Via del Pellegrino, a Roma, Libreria del Viaggiatore, comprate un libro prima che abbassi la sua serranda, un piccolo mattone di nuove avventure.