L’abete tricolore di New York
Sono rimasti pochi giorni per ammirare lo splendido albero di Natale allestito, come ogni anno, davanti al Rockefeller Center di Manhattan, a New York City. Una tappa da non perdere per residenti e per turisti.
Da quasi un secolo, tutti gli anni, un abete viene tagliato in uno Stato diverso dell’Unione, e portato a New York. Ad addobbarlo sono, di volta in volta, designer diversi. L’albero di quest’anno è un abete rosso di West Stockbridge, in Massachusetts. È alto più di 22 metri e pesa 11 tonnellate. Sui rami dell’albero sono state distribuite più di 50 mila luci led multicolori, disposte su 8 chilometri di filo. La stella in cima all’abete è stata disegnata dall’architetto Daniel Libeskind per Swarovski.
Dopo le festività, l’abete viene trasformato in legname per la costruzione di case destinate alle persone più bisognose.
Ma la cosa che, forse, molti non sanno è che la tradizione dell’albero di Natale più famoso del mondo, è nata nel dicembre del 1931 grazie a Cesidio Perruzza, originario di San Donato Val di Comino (Frosinone), capo-operaio e ideatore dell’albero, a suo fratello Loreto, ad Antonio Ventura, anche lui di San Donato Val di Comino, ad altri emigrati italiani provenienti dall’Irpinia, e ad Antonio Salimbene, difensore dei braccianti italo-americani.
Gli emigrati italiani stavano scavando le fondamenta del grattacielo noto come RCA Building (30 Rockefeller Plaza). Per rendere omaggio al loro datore di lavoro, il banchiere Rockefeller, provvidero a decorare un bellissimo albero di Natale con ghirlande e con l’alluminio dei detonatori utilizzati all’epoca per scalfire la roccia e spianare quella che sarebbe diventata la piazza che conosciamo oggi.
Per ricordare gli ingegnosi fautori di questa consuetudine natalizia, è stato realizzato il cortometraggio dal titolo: 1931. Le luci brillano a Manhattan, nato da un’idea di Paolo Masini, presidente della Fondazione del Mei (Museo nazionale dell’emigrazione italiana), e di Luca Leone del Museo del Novecento e della Shoah.