L’ultimo saluto a padre Giuliano Abram

Dopo una lunga degenza all'Ospedale sant'Antonio di Padova, fra Giuliano Abram ha perso la sua battaglia contro il Covid. Entrato a 11 anni nel seminario di Camposampiero, faceva parte della Comunità religiosa del Convento del Santo a Padova. 
12 Gennaio 2021 | di

Si è spento martedì 12 gennaio all’Ospedale sant’Antonio di Padova fra Giuliano Abram, sacerdote di 78 anni, della Comunità religiosa del Convento del Santo a Padova. Nato a Trento nel 1942, entrato nel seminario di Camposampiero a 11 anni e ordinato sacerdote a Roma nel 1967, padre Abram ha ricoperto per diciannove anni il ruolo di presidente di Mediagraf, azienda tipografica facente capo ai frati del Santo. Tra i suoi incarichi anche quello di responsabile della scuola grafica del Villaggio S. Antonio di Noventa Padovana, di definitore ed economo provinciale e quello di consigliere dell’amministrazione pontificia della Basilica del Santo.

Appassionato conoscitore delle bellezze artistiche del Santo, fu proprio padre Abram a ideare le visite alle cupole della Basilica accompagnando i devoti e i giornalisti. «”Tramonto dalle cupole”, le aveva chiamate, con un’eco vastissima nei media – ricordano i suoi confratelli –. È giunto anche per padre Giuliano il giorno del tramonto terreno, nella luce della fede che ha vissuto e testimoniato. Grazie, padre Giuliano! Ti sorrida l’alba della vita senza tramonto, accanto al tuo e nostro Santo».

«Con lui se ne va un uomo, frate e sacerdote che ha fatto della passione per il Vangelo, sulla scia di s. Francesco e s. Antonio, la sua ragione di vita – commenta padre Oliviero Svanera, rettore della Basilica del Santo –. E lo ha fatto seguendo la via pulchritudinis, la via della bellezza. Il suo apostolato soprattutto in questi ultimi anni si era distinto per aprire la strada della ricerca di Dio e disporre il cuore e la mente all’incontro col Cristo a partire dall’esperienza semplicissima dell’incontro con la bellezza che suscita stupore e la Basilica del Santo è in tal senso un tesoro incredibile e inesauribile, di cui p. Giuliano sapeva dispiegare tutta la ricchezza con una sapienza comunicativa competente e al contempo efficace e sagace. P. Giuliano ha capito che la bellezza, l’arte, la narrazione evangelica e l’agiografia sono itinerari privilegiati per raggiungere molti di coloro che hanno grandi difficoltà a ricevere l’insegnamento – forse soprattutto morale, se non anche spirituale - della Chiesa».

Spinto da questa costante ricerca della bellezza, padre Abram aveva da poco terminato il volume Al Santo di Padova, storia, tradizioni e leggende, pubblicato a Natale da Mediagraf Edizioni. Un omaggio sentito - espresso con grande competenza e passione, ma soprattutto con amore e devozione - a sant’Antonio che a Padova, nel suo breve ma intenso passaggio, lasciò un’impronta indelebile. «Se le pietre parlassero – scrive Francesco Jori nella presentazione –, racconterebbero una lunga storia fitta di eventi, aneddoti, personaggi, fenomeni di tutti i tipi miracoli inclusi. Essendo peraltro mute per definizione, ad assumersi in vece loro il compito è padre Giuliano Abram in pagine che non sono né un romanzo né un saggio, né un testo di storia né una guida turistica. Sono un libro di avventura e di scoperta».

Le esequie di padre Abram saranno celebrate la prossima settimana per permettere al fratello fra Giorgio Abram di rientrare in Italia dal Ghana, dove presta il suo servizio da anni. La data del funerale, che sarà celebrato in Basilica del Santo, non è ancora fissata.

Data di aggiornamento: 13 Gennaio 2021
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