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Toni Ricciardi

Marcinelle, 1956.

Quando la vita valeva meno del carbone.
24 Luglio 2016 | Recensione di
Toni Ricciardi, Marcinelle, 1956. Quando la vita valeva meno del carbone. Donzelli Editore.
Scheda
Donzelli Editore
2016
Saggi. Storia e scienze sociali.
€ 24,00
Toni Ricciardi è storico delle migrazioni all'Università di Ginevra. Condirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo) è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes e tra gli autori del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser, 2014). Ha scritto Associazionismo ed emigrazione. Storia delle Colonie Libere e degli Italiani in Svizzera (Laterza, 2013), Morire a Mattmark. L’ultima tragedia dell’emigrazione italiana (Donzelli 2015) e L’imperialismo europeo (Corriere della Sera-Rcs, 2016).

Belgio, Marcinelle, 8 agosto 1956. In uno dei pozzi della miniera di carbon fossile del Bois du Cazier scoppia un incendio, quota 1035 metri di profondità. I minatori rimangono senza via di scampo, soffocati dalle esalazioni di gas. Moriranno in 262, di dodici nazionalità, 136 gli italiani. Una tragedia riconosciuta come la catastrofe degli italiani all’estero.

Erano arrivati da Campania, Veneto, Puglia, Abruzzo, Sicilia, Basilicata, Molise e Lazio. L’ennesimo tributo di migranti allo sviluppo economico europeo, ma anche il momento più drammatico di un’intera epopea migratoria.

Toni Ricciardi, sempre per Donzelli, aveva raccontato di un’altra tragedia di lavoratori italiani all’estero, quella alla diga di Mattmark (30 agosto 1965), Svizzera, 88 morti.

In questo volume affronta la strage di Marcinelle, restituendo un quadro realistico dell’emigrazione di Stato. In molti ricordano ancora il rosa accattivante dei manifesti che, in tutti i Comuni italiani, propagandavano posti di lavoro in Belgio con ottimo stipendio, assegni famigliari e vacanze pagate. Erano frutto di accordi tra i due Paesi, incluso quello «minatore-carbone», siglato il 23 giugno 1956: «voi ci date i “macaroni”, noi il carbone». Arrivarono i «macaroni», in Belgio. Ben presto divennero dei «musi neri» inghiottiti dalla fuliggine, costretti a lavorare in condizioni disumane e, alla fine, pure a morire. Arrivarono i «macaroni» in Belgio, ma il carbone, in Italia, quello non arrivò mai.

Ricercatore pignolo e attento, Ricciardi, oltre a un bilancio storiografico rigoroso, restituisce anche nuove testimonianze dirette. Uno sguardo sulla «morte nera» che cerca di ripristinare, sessant'anni dopo, una memoria collettiva all’altezza di quella tragedia. Momenti e contesti non così lontani dal dramma dei migranti di oggi.

Data di aggiornamento: 29 Luglio 2016