Natale di pace nella Terra promessa
Ogni luogo su questa terra ha una propria «genialità». Ha, come avrebbero detto gli antichi, il proprio genius loci. Racchiude dentro di sé costitutivamente, forse potremmo piuttosto dire noi, la propria personalità, se non addirittura la propria sacralità. È questo luogo, che i nostri occhi scorrono e riconoscono per le sue peculiarità: quella montagna con la sua caratteristica vetta a piramide, quel fiume riconoscibile per la vegetazione che lo accompagna lungo le rive, quella campagna deturpata da quelle svettanti ciminiere.
Le nostre emozioni, i nostri ricordi, belli o brutti che siano, hanno memoria visiva. Ma, allo stesso tempo, è anche altro. Rimanda ad altri luoghi, sprigiona profumi e immagini che arrivano da altre dimore. Come il fiume Nilo, che si riteneva portasse con sé, gelosamente celati nella propria corrente, tutti gli aromi, i profumi e le spezie dell’ormai perso paradiso terrestre. Altri luoghi che riattizzano in noi antiche nostalgie, un posto in cui siamo pur sicuri di aver vissuto, ma che fatichiamo ora a mettere a fuoco. Ce l’abbiamo sulla punta della lingua, o forse del cuore…
A pensarci bene ogni luogo, ogni paesaggio è un vero e proprio «spartito»: si può spiritualmente leggerlo e intonarlo. Per sentirlo autenticamente risuonare. Lo schiudersi, neanche fossero variopinti fiori, di relazioni, mani che si stringono, occhi che si guardano in profondità, assunzioni di responsabilità, umanità diverse che si abbracciano, storie di perdono e di amore che attraversano il paesaggio di questa terra, che genericamente chiamiamo Palestina, oggi martoriata e divisa, paradossalmente esempio di come su Dio ci si possa accapigliare e scontrare senza esclusione di colpi, ha il potere di risvegliare la santità di questi luoghi, «espropriata» invece dai nostri egoismi.
Alle condizioni realizzate dalle storie che leggeremo in questo dossier natalizio, quella che chiamavamo Terra promessa, la terra del popolo eletto e di Gesù, oggi terra perduta, sfigurata dall’odio e dalla violenza, probabilmente potrebbe svelare ancora la sua santità latente. Siamo sempre dalle parti del paradiso terrestre, dove Gesù nasce e si fa nostro compagno di strada.
Potete leggere l'intero dossier di Natale nel numero di dicembre del «Messaggero di sant'Antonio» e nella versione digitale della rivista!