Mai come oggi c’è bisogno di una parola lievito, che faccia crescere, come scriveva Calvino «ciò che inferno non è». La buona novella di un bambino nato in esilio, con una mangiatoia come culla, che si è fatto carne per salvare il mondo ci illumini.
Maria è la donna umile del «Magnificat». Ci lasciamo accompagnare da lei, attraverso alcune immagini della Basilica di sant’Antonio di Padova che la rappresentano, per cogliere il dono che Dio fa per ciascuno nel Natale di Gesù.
A san Giuseppe, nella crescita e nell’educazione di quel figlio neanche suo, è toccata per certi versi la parte più difficile, e allo stesso tempo, proprio per questo, più disinteressata.